Il tessuto connettivo e le scoperte di Masaru Emoto
Terza parte dell’articolo “Cos’è il tessuto connettivo?”
Abbiamo visto come il tessuto connettivo, composto in gran parte di acqua, sia in grado di trasportare un’informazione elettromagnetica capace di coordinare l’intero corpo all’unisono. A questo proposito, ritengo veramente interessante citare gli studi sull’acqua del noto scienziato giapponese Masaru Emoto.
Egli ha dimostrato che l’acqua è in grado di registrare la vibrazione di energie sottilissime, come quelle del campo elettromagnetico, definite nella cultura antica giapponese “Hado”.
Il dott. Emoto mise a punto una tecnica che gli permetteva di fotografare e osservare al microscopio i cristalli che si formano durante il congelamento di diversi tipi d’acqua (distillata, di montagna, di laghi, fiumi, inquinata, etc…) esposta alle vibrazioni generate dalle parole scritte, dalla musica, da preghiere e parole che veicolavano intenzioni diverse.
Osservò che, quando l’acqua veniva esposta a parole e pensieri positivi e amorevoli, i cristalli che da essa si formavano, mutavano in forme geometriche armoniche e compiute, simili a fiocchi di neve; se, invece, veniva esposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi, i cristalli si presentavano con strutture amorfe, incomplete o disarmoniche.
Fonte: Itinarrando
Ma come arrivò a queste scoperte?
Il dott. Emoto iniziò fotografando l’acqua proveniente da fonti naturali e da acquedotti urbani di tutto il mondo alla ricerca di eventuali differenze. Si accorse subito che, quando proveniva da fonti incontaminate naturali, l’acqua presentava sempre dei cristalli armonici; al contrario, quando proveniva da fonti inquinate dall’uomo o da acquedotti (quindi trattata chimicamente dall’uomo) i cristalli erano quasi sempre amorfi.
Eppure, avendo trovato cristalli d’acqua armonici provenienti dall’acquedotto di una metropoli enorme come quella di Buenos Aires, si domandò da cosa potesse dipendere, visto che chimicamente non erano rivelabili differenze sostanziali dalle acque di altri acquedotti municipali. Tentando di capire se questo potesse dipendere dal tipo di energia/emozione che gli abitanti o un luogo erano in grado di trasmettere all’acqua, pensò quindi di sottoporre dei campioni di acqua distillata a fonti di musica e poi a immagini, a parole pregne di emozioni, informazioni e così via, per vedere cosa sarebbe successo.
Fu così che scoprì che queste fonti erano in grado di modificare la struttura dei cristalli in base all’intenzione positiva o negativa che trasmettevano.
Se in Oriente il concetto di energia è una realtà quotidiana diffusa, alla base della stessa medicina tradizionale, in Occidente, la fisica quantistica allo stesso modo oggi afferma che nella vita tutto è oscillazione e vibrazione.
Quando viene prodotta della musica, questa invia delle frequenze udibili all’orecchio umano entro una certa frequenza, e riscontrabili su uno specchio d’acqua come increspature o piccole onde geometriche.
D’altro canto, le immagini e le frasi scritte emettono frequenze che non sono udibili ma che sono visibili al nostro occhio come frequenze di luce. Queste vengono registrate nell’acqua a un livello più sottile che Emoto, attraverso le cristallizzazioni fotografate, è riuscito a catturare.
Per comprendere meglio questo aspetto, è necessario entrare nella scala di frequenze dell’energia che dal primo atto di pensiero, l’intenzione, giunge alla realizzazione di una forma:
Il pensiero abita in un regno di frequenze più elevate della parola. Abbassando la frequenza del pensiero, questa diventa parola, melodia, ritmo.
Abbassando ulteriormente la frequenza, questa diventa forma.
Ma è nel pensiero che c’è già tutta l’informazione che porterà alla forma.
È in questa maniera che nella scrittura essa diventa forma astratta, nel corpo biologico essa diventa manifestazione della vita. L’influenza dell’energia elettromagnetica del mondo circostante viene dal nostro corpo ricevuta come materia che ci compone, giacché sotto la sua influenza, il corpo si trasforma, cresce e si riadatta costantemente.
E come abbiamo già spiegato (vedi articolo precedente su questo stesso tema: “Cos’è il sistema connettivo?” e la seconda parte di “La salute: tra energia, movimento ed equilibrio”) è il sistema connettivo, in gran parte formato d’acqua, che riceve questa energia e la trasmette al resto del corpo all’unisono, coordinandone così ogni singolo adattamento, ma anche ogni mutamento epigenetico che, nel tempo, di generazione in generazione, diventa anche trasmissibile, e quindi genetico!
Sperando che anche questo articolo sia stato per te utile ed interessante
ti auguro sempre Buona Salute Condivisa!
Per capire meglio, leggi anche la prima e la seconda parte di questo articolo.
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