Un muscolo si contrae sotto la spinta di un impulso nervoso, partito dalla volontà del soggetto, a livello del sistema nervoso centrale. Ad azione completata, alla fine della contrazione, segue il rilassamento.
Il muscolo però può rimanere contratto. Le cause di tale fenomeno, se non ci sono problemi gravi, o un trauma diretto, possono essere due:
1) il nervo che lo comanda è disturbato da una compressione che ne ha alterato la neurodinamica e fisiologia, distorcendo l’informazione inviata al muscolo.
2) il muscolo, insieme al sistema connettivo, sta compensando una restrizione di mobilità in una qualsiasi parte del corpo. Rimane quindi contratto per rispondere ad una esigenza di equilibrio globale.
Il corpo è in grado di compensare molte interferenze, e trovare nuovi equilibri funzionali, ma se essi diventano troppi o necessitano di troppa energia da parte del corpo, si iniziano a manifestare dolore, contratture muscolari, stanchezza, e sintomi di vario genere, fino a creare un circolo vizioso che nel tempo provoca un graduale quadro degenerativo.
L’osteopata non cerca di rilassare il muscolo (con le più svariate tecniche) perché sa che questo tenderà a ricontrarsi più o meno a breve termine. Lavorerà piuttosto sulle due possibili cause all’origine: aiutando il corpo a ritrovare un equilibrio più funzionale; Ristabilendo la neurodinamica del nervo coinvolto.
Ristabilendo il microcircolo e quindi il corretto apporto nutrizionale e drenaggio a tutti i tessuti, e ristabilendo la corretta trasmissione neurologica, favorisce i processi antinfiammatori propri del corpo e la decontrazione spontanea e rapida del muscolo in spasmo.