⦁Abbandonare impegni e concedere al corpo il necessario riposo per il recupero.
Associare all’ uso di antinfiammatori (qualora prescritti dal medico) uno stop vero allo sforzo fisico e dell’attività quotidiana. Lo scopo dell’infiammazione è anche impedire i movimenti normali al fine di proteggere le strutture in sofferenza e dargli il tempo di recuperare. Se il farmaco riesce a silenziare o ridurre la sofferenza, siamo portati a pensare che siamo liberi di muoverci e riprendere I nostri ritmi, ma questo, senza che ce ne accorgiamo, potrebbe aggravare la situazione, rendendo il recupero più difficile e più lento.
⦁ Non dormire, o riposare a pancia sotto. Per dolore lombare e cervicale la posizione più antalgica è generalmente la supina con un cuscino sotto le ginocchia (per scaricare la zona lombare), o distesi di fianco.
⦁ Bere abbondante acqua, il disco intervertebrale si idrata per osmosi, e nell’arco della giornata sotto effetto dello stesso peso corporeo tende ad appiattirsi e disidratarsi. Questo fenomeno sarà tanto più evidente in presenza di sofferenza discale.
⦁ Dopo il trattamento osteopatico, ed in fase di recupero riposare ogni pomeriggio distesi a letto, almeno mezz’ora, per aiutare il disco (se sofferente) a reidratarsi ed annullare l’effetto del peso. Anche le saune possono aiutare in questa fase ad accelerare il processo di recupero, aiutando ad eliminare le sostanze di rifiuto del metabolismo cellulare che sono state causa di congestione locale e dolore.
⦁ Un esercizio che può aiutare a dare sollievo al dolore lombare:
Supini sul pavimento. Glutei a contatto con la parete. Gambe leggermente divaricate in aria a contatto con la parete. Secondo l’elasticità e il dolore esse potranno tenersi da distese a flesse. Cercare sempre il confort, senza mai forzare, per evitare un acuirsi dell’infiammazione. Lasciare le braccia leggermente aperte con il palmo verso l’alto. Quindi:
a) Per alcuni minuti respirare profondamente cercando di sentire la schiena in più punti nel suo appoggio al pavimento: registrando le eventuali differenze tra inferiore/superiore, destra/sinistra, centro/laterale. Sentire l’appoggio del bacino, della spina dorsale in tutta la sua lunghezza, delle scapole, registrando l’informazione.
b) Molto gentilmente e lentamente cercare di allontanare l’ombelico dal pavimento e poi riavvicinarlo, più volte, sentendo la schiena ed il suo appoggio
c) Tornare alla calma e sentire nuovamente l’appoggio di tutto il corpo
L’esercizio va fatto cercando il rilassamento e respirando profondamente.

Ricordarsi che è bene rivolgersi sempre al medico. Escluse problematiche di suo interesse esclusivo, rivolgersi a un bravo osteopata per poter lavorare alla causa al fine di diminuire la sintomatologia, ma soprattutto ristabilire una buona propriocezione e vascolarizzazione per impedire l’instaurarsi o l’avanzamento dei fenomeni degenerativi.