La gravidanza

È un momento unico e miracoloso nella vita dei genitori.

La donna è soggetta a cambiamenti fisici, ormonali ed emotivi molto importanti che preparano l’ambiente ideale per lo sviluppo del bambino all’interno dell’utero, e la sua nascita. Mamma e figlio per 9 mesi vivono in simbiosi fisica ed emozionale. Il manifestarsi della vita e il suo sviluppo sono un mistero, solo in minima parte conosciuto, che si autoregola e funziona da sé.

Durante la gravidanza la mamma può soffrire di alcuni disturbi come dolori/tensioni alla schiena, nausea, vomito anche oltre il 1° trimestre di gravidanza, emorroidi, stipsi, cattiva circolazione, stasi venosa, etc. Questo stato è strettamente relazionato con il bambino. Entrambi si condizionano a vicenda.

Il bambino cresce adattandosi allo spazio che lo accoglie, l’utero, che lo nutre ed è un tutt’uno con lui. Se l’utero è sottoposto a tensioni (dovute magari a esiti cicatriziali di chirurgie o infezioni pregresse), ha una vascolarizzazione alterata o degli ostacoli come fibromi, il bambino ne risentirà, altererà la sua posizione per garantirsi il nutrimento necessario e lo spazio per svilupparsi al meglio. Se le tensioni tissutali sono importanti questi accomodamenti potrebbero non essere sufficienti, il bambino potrebbe non essere in grado di mettersi nella posizione idonea al parto naturale, o di ricevere tutti gli stimoli necessari per una crescita e fisiologia ottimale.

Anche una componente stressogena-emotiva nella donna può influenzare la qualità della gravidanza e del parto.


Il parto

Un buon parto dipende molto dalle condizioni previe: se la donna è in equilibrio fisico ed emozionale, ed ha potuto vivere pienamente la sua gravidanza, difficilmente andrà incontro a complicazioni o ad un parto che non sia fisiologico.

Chiariamo che il parto fisiologico per mamma e bambino è il parto naturale.

Durante il parto naturale infatti, il bambino, attraverso le spinte indotte dalle contrazioni naturali della mamma ed attraverso il passaggio nel canale del parto, viene modellato e preparato alla vita fuori dall’utero: Gli apparati e i sistemi ormonali del bambino vengono attivati dal travaglio. Le ossa craniche in particolare, ma anche lo stretto toracico superiore, il diaframma e la pelvi del bambino, vengono “strizzate” e modellate nel suo passaggio attraverso il canale del parto, garantendo uno sviluppo regolare e l’attivazione di funzioni sopite (perché ancora non utilizzate nella vita uterina) come la respirazione.

Il passaggio nel canale del parto inoltre è una tappa importante per la trasmissione del microbiota della madre al figlio. Il microbiota è il corredo di tutti i batteri intestinali che vanno ad influenzare la formazione di un sistema immunitario forte e adatto all’ambiente in cui si nasce. I nati con parto cesareo dunque, oltre ad essere privati delle importanti spinte che modellano e attivano ossa e tutti i sistemi, sono privati di questo corredo batterico, mentre vengono esposti alla colonizzazione dei batteri presenti nell’ambiente ospedaliero.
In Francia, vi sono ospedali, che per ovviare a questo rilevante problema, trasferiscono il microbiota della mamma al figlio eseguendo dei tamponi vaginali alla madre per farli ciucciare immediatamente al neonato. Salvo quindi reali pericoli od urgenze, il parto naturale dovrebbe essere quello sempre da percorrere e preferire.

Le donne in salute che temono il parto naturale pensando che sia più facile un cesareo dovrebbero sapere che:

  • un parto veramente naturale può essere un’esperienza gioiosa ed indimenticabile
  • il trattamento osteopatico può contribuire a facilitarlo e renderlo molto meno doloroso.
  • il parto cesareo è un importante intervento chirurgico. La formazione di cicatrici e aderenze tissutali, a breve, medio o lungo termine, potrebbero creare problemi di vario genere e necessitare trattamenti specifici.
  • i vantaggi del parto naturale per il nascituro sono importanti, egli sarà meglio preparato alla vita extra-uterina.

 

L’importanza di un  parto veramente naturale, evento straordinario in casa ed in ospedale

Dare alla luce e nascere sono fenomeni naturali e biologici, e di norma non hanno bisogno dell’intervento medico.

Il parto dipende dai processi neuroendocrini ed ormonali della donna, che sono ampiamente influenzati dal suo stato emozionale. Uno stato di agitazione dovuto ad un ambiente non favorevole può inibire la produzione di ossitocina endogena ed impedire la dilatazione ed il processo di espulsione del bambino e motivare l’uso di ossitocina sintetica.

Un’ambiente protetto, sicuro e intimo, un Nido, per mamma e bambino è elemento essenziale per la buona riuscita della nascita. Ed è proprio per salvaguardare questo aspetto che sempre più donne scelgono di partorire in casa.

Partorire in casa è sicuro nella maggior parte dei casi.

E’ stato verificato attraverso una ricerca su 24.000 donne, che il parto in casa è sicuro come quello in ospedale, e riduce gli interventi medici su donne e bambini (episiotomia, accelerazione del parto, cesareo, ecc.) risultando di fatto il più dolce per entrambi.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9271961/

Marzia Floridia, esperta ostetrica dedita alla nascita naturale a domicilio in Sicilia con cui collaboro, descrive alcuni aspetti del suo lavoro così:

“Il parto è un evento naturale. Nelle condizioni psicofisiche e fisiche adeguate, e con il giusto supporto, a casa, la donna per il 90% dei casi dà alla luce naturalmente senza complicazione alcuna. Nel parto a casa non si fa uso di:

ossitocina sintetica per stimolare o accelerare il processo del travaglio, spesso causa di sofferenze fetali e/o interruzioni della fase dilatante (con conseguente difficoltà dell’Impegno della Parte Presentata ovvero la discesa profonda della testa del bambino all’interno della pelvi materna). L’insorgenza naturale delle contrazioni è segnale certo di una maturazione polmonare del bambino e di una sua scelta ben precisa nel poter venire alla luce perché “finalmente pronto”. Le ostetriche rispettano questo messaggio biologico. Esistono piante e decotti che favoriscono naturalmente l’arrivo delle contrazioni, senza forzare la natura.
– antispastico per regolare l’andamento delle contrazioni. Tali farmaci predispongono a maggiori sanguinamenti intra e post partum a causa della loro azione vaso-dilatatrice. L’impiego del calore come miorilassante, tramite pezze calde poste sulla zona-lombo sacrale della mamma è invece una vera e propria analgesia naturale tanto amata dalle donne, insieme al movimento del bacino.
 amniorrhexis (rottura delle membrane tramite un apposito uncino) che possa accelerare la fase dilatante.
– episiotomia di routine grazie all’assoluta libertà di movimento e di scelta della posizione in cui la mamma sentirà di poter mettere al mondo il proprio figlio”

La donna è in grado naturalmente di posizionarsi in modo da ridurre i dolori, e di dare alla luce con i tempi a lei necessari, senza spinte o trazioni esterne. Il bambino, in sintonia con la mamma, si incanalerà naturalmente seguendo il percorso a lui più congeniale e meno traumatico”.

Il lavoro congiunto di un’ostetrica esperta e di un osteopata con esperienza ginecologica e pediatrica è l’ideale per favorire una buona gravidanza e preparare un buon parto naturale nella salvaguardia della salute della mamma e del bambino.

Anche all’interno degli ospedali ci si organizza sempre di più per creare nella sala parto un ambiente di sostegno il più possibile rilassante ed accogliente, in cui il papà, l’amica, un familiare possano assistere ed accompagnare la partoriente. Le sale parto iniziano ad essere sempre più attrezzate con vasca d’acqua, sgabello olandese, lettino per la posizione semi-seduta. La donna viene invitata a scegliere a variare tra le posizioni e modalità a lei più congeniali per poter agevolare l’espulsione del bambino in maniera naturale e meno dolorosa. In molti ospedali il bambino viene lasciato vicino alla mamma con contatto pelle a pelle e il cordone ombelicale non viene reciso immediatamente.  Anche il parto cesareo e l’uso di ossitocina sintetica sono meno frequenti, come raccomandato dall’Oms.

Nel 1985 e poi in una revisione del 1992 l’Oms infatti punta il dito sull’aumento della medicalizzazione del parto che ha portato a interventi innecessari, dall’abuso dell’ossitocina sintetica fino al parto cesareo. Include una lista di cosa de evitare in assenza di una precisa indicazione medica: la rottura delle membrane, la posizione obbligata durante travaglio e parto, il digiuno e il divieto di bere, l’episiotomia, le spinte sulla pancia (manovra di Kristeller), il taglio precoce del cordone ombelicale, e la separazione del neonato dalla mamma subito dopo il parto. Raccomanda invece il contatto pelle a pelle e l’immediato avvio dell’allattamento al seno prima di lasciare la sala parto. L’Oms inoltre elimina l’enfasi posta sulla quantità di tempo in cui dovrebbe avvenire un parto naturale “normale” (circa 1 centimetro di dilatazione ogni ora nelle linee guida degli anni ’50) affermando che la soglia di 1 cm all’ora di dilatazione “non è realistica”. Il tempo di travaglio, e del parto è evidentemente questione soggettiva.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/1420006/
https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD000081.pub2/abstract