Il sistema connettivo e i campi elettromagnetici
Seconda parte dell’articolo Cos’è il tessuto connettivo?
Eccoci arrivati a un passaggio tanto importante quanto affascinante che riguarda il funzionamento del nostro corpo, quello relativo ai campi elettromagnetici del sistema connettivo!
Per comprendere appieno il ruolo centrale del connettivo per l’organismo, è importante conoscere il lavoro di James L. Oschman, uno dei suoi massimi esperti a livello mondiale. Basandosi sugli studi delle onde cerebrali e del sistema di controllo perineurale del dottor Robert O. Becker (autore di innumerevoli studi scientifici), Oschman nel 2000 pubblica il libro “Energy medicine“, in cui descrive per la prima volta il ruolo elettromagnetico del sistema connettivo.
Becker scoprì che il sistema perineurale (strato di connettivo che protegge e avvolge le fibre nervose) è sensibile ai campi magnetici: infatti, in assenza di materiali che fungano da isolanti, l’energia elettrica e magnetica prodotta durante la trasmissione nervosa si riversa sul vicino sistema perineurale che la conserva e la trasmette.
Le variazioni delle correnti elettriche del sistema nervoso generano campi elettromagnetici con corrente continua a basso voltaggio, il cui supporto anatomico e istologico è, per l’appunto, il sistema perineurale.
Alla base di questa manifestazione, c’è il fenomeno magnetico conosciuto come effetto Hall trasversale (oggi ampiamente implementato per le nuove generazioni di elettrodomestici “smart”, in grado di fornire dati e informazioni in tempo reale).
L’elettroencefalogramma, come è noto, misura l’elettricità dei 4 ritmi di onde cerebrali:
- β (Beta): con frequenze elevate ma con bassa ampiezza, tipiche della veglia agitata
- α (Alfa): con frequenze un po’ più basse ma con ampiezza media, tipiche della veglia calma
- θ (Theta): con frequenze ulteriormente più basse e con ampiezza grande, tipiche della coscienza creativa, dello stato di alcune meditazioni, delle visualizzazioni e del sogno.
- δ (Delta): con frequenze molto basse e con ampiezza molto grande, tipiche dello stato di sonno profondo, dell’anestesia e meditazione profonda.
Il sistema connettivo perineurale, a sua volta si è visto, veicola onde di corrente misurabili ancora più lente che si propagano a tutto l’organismo. Infatti, la semi-conduzione avviene non solo a livello del sistema perineurale, ma di tutto il sistema connettivo che, come abbiamo visto, avvolge e penetra ogni struttura corporea.
Fonte: Neuromarketing ed EEG
Oschman evidenzia che le onde di corrente del connettivo, a differenza di quelle dell’attività neurale – che permettono un controllo motorio e sensoriale molto preciso -, rappresentano un sistema informazionale globale che integra e regola le reazioni di tutto l’organismo all’unisono.
Similmente anche le oscillazioni dell’attività elettrica cardiaca, si propagano nella matrice vivente (connettivo) di tutte le parti del corpo attraverso il connettivo perivascolare (connettivo intorno ai vasi sanguigni) e al sangue stesso che è un ottimo conduttore di elettricità.
Tanto le onde cerebrali, come quelle dell’attività elettrica del cuore, possono essere modificate e modulate da piccoli campi elettromagnetici come quelli implicati nelle percezioni e sensazioni, nel movimento, nel pensiero, nelle emozioni e nei sentimenti.
A maggiore chiarezza di ciò, porta l’esempio del suo studio della “corrente lesionale:
In caso di ferita/lesione dei tessuti, la corrente perineurale si altera per diventare “corrente di lesione” la cui funzione è allertare l’intero corpo della localizzazione e dell’estensione del danno affinché cellule come i leucociti e i fibroblasti possano attivarsi per riparare la zona.
La corrente lesionale si evolve insieme ai processi di guarigione mandando informazioni ai tessuti vicini per informarli della progressione della riparazione. La corrente lesionale non è ionica, come quelle neurale, ma una corrente semi-conduttrice sensibile ai campi elettromagnetici (l’effetto Hall sopra descritto).
La semi-conduzione, informando tutta la matrice cellulare, permette ad essa di conservare de facto tutta l’informazione del momento presente, e reagire nell’insieme nel modo più opportuno.
Becker, in conclusione, dimostra che è la semiconduzione della matrice cellulare a regolare l’insieme delle operazioni del sistema nervoso, inclusi gli stati di coscienza, e non il contrario.
Infatti, essa crea dei campi locali attorno ai neuroni che ne determinano la sensibilità alla stimolazione, ovvero la soglia di depolarizzazione che permette lo scarico e quindi la conduzione dell’informazione all’interno del neurone.
L’ambiente esterno penetra attraverso stimoli nervosi sensoriali coscienti o no, e si riversa nel campo elettromagnetico nel connettivo, il quale veicola un’informazione all’unisono per l’integrità dell’organismo. A questo punto, l’organismo sensibilizzato nel suo complesso, è in grado di rispondere localmente nella maniera più adeguata e meglio coordinata con il resto del corpo e con le sue esigenze.
In letteratura, è stato già riportato un cospicuo numero di fenomeni collegati alla sensibilità elettromagnetica del sistema perineurale e peri-vascolare, come la capacità di navigazione spaziale di alcuni animali sotto l’influsso dei campi geomagnetici; o come alcuni comportamenti psichiatrici, l’alterazione dei cicli circadiani e biologici, l’induzione di anestesia profonda e dello stato ipnotico attraverso la somministrazione di corrente continua attraverso elettrodi fronto-occipitali; o, ancora, come il controllo della crescita e riparazione e rigenerazione dei tessuti attraverso elettrodi locali.
Il campo elettromagnetico del cuore
La semiconduzione del connettivo non riguarda solo le onde cerebrali ma, come abbiamo visto, anche le onde elettriche del cuore.
Secondo gli studi dell’Istituto HeartMath della California, il campo elettromagnetico creato dal cuore è molto più grande di quello cerebrale. Il suo campo elettrico, infatti, misurato con un elettrocardiogramma risulta circa 60 volte maggiore rispetto a quello cerebrale registrato con un elettroencefalogramma.
E il suo campo magnetico risulta essere circa 5000 volte più grande di quello prodotto dal cervello; tale campo non è ostacolato dai tessuti e può essere misurato a diversi metri di distanza dal corpo con magnetometri basati sul Superconducting Quantum Interference Device (SQUID).
In questi studi, viene data particolare enfasi alle prove che dimostrano che questa energia non è solo trasmessa a ogni organo e parte del corpo, ma è anche rilevabile da altri soggetti all’interno di un raggio di comunicazione di 2-4 metri .
Fonte: https://rossellatirimacco.com/2018/07/21/il-toroide-come-le-emozioni-influenzano-il-nostro-campo-energetico/
I campi elettromagnetici delle persone, e di ogni essere vivente, dunque, entrano in relazione tra loro e con lo stesso campo elettromagnetico terrestre, influenzandosi a vicenda.
Non è dunque un azzardo affermare che in una scala più grande,
il campo elettromagnetico della terra, in cui tutti gli esseri biologici e non sono immersi e avvolti, ha un ruolo di matrice altrettanto decisivo sulla struttura e sul funzionamento di tutto ciò che contiene, come quello che la funzione di semiconduzione del connettivo ha per il nostro organismo.
Su una scala ancora più grande, probabilmente, potremmo dire la stessa cosa sul ruolo della nostra galassia sul nostro pianeta e sul ruolo del resto dell’universo sulla nostra galassia, seguendo una scala ascensionale verso l’energia primaria, la quale in ultimo conterrebbe in sé stessa tutti i piani sottostanti.
In considerazione dei risultati di tutti questi studi, sembrerebbe che dobbiamo preparaci sempre più a comprendere che il nostro pianeta è, in sé stesso, un vero organismo vivente (formato da molteplici organismi viventi e non, strettamente relazionati e interdipendenti tra loro), il quale a sua volta è parte di un organismo infinitamente più grande, che lo comprende insieme a tutto quanto esiste.
Ed è proprio in riferimento a questi aspetti così affascinati che nel prossimo articolo approfondiremo ulteriormente il tessuto connettivo (terza e ultima parte dell’articolo).
Sperando che anche questo articolo sia stato per te di vero interesse, se non – meglio ancora – motivo di riflessioni,
ti auguro una Buona Salute Condivisa!
Per capire meglio, leggi anche la prima parte di questo articolo.
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