Il dolore provocato dal mal di testa può essere lancinante.

Nervosismo e ansia aumentano come conseguenza di esso; ci sentiamo incapaci di concentrarci e di comunicare, siamo spossati e infastiditi. A seconda delle sue caratteristiche, questo disturbo, oggi sempre più frequente, può indicare problematiche differenti. Eccone alcuni tipi:
Cefalea tensiva. La più comune, colpisce la muscolatura del collo e delle spalle irritando radici nervose che vanno al cranio.
Emicrania. Colpisce un’emiparte del cranio. Le origini possono essere emozionali, tensive, posturali, ormonali (in fase ovulatoria e mestruale), alimentari e farmacologiche
Cefalea vascolare/congestiva. Una cefalea continua, a volte pulsante, esacerbata dal chinarsi, piegarsi, tossire, defecare e dall’attività sessuale.
Cefalea tensiva di origine mandibolare.È accompagnata da una limitazione del movimento della mandibola, e talvolta acufeni.
Nevralgia del trigemino. Irritazione molto acuta, a volte invalidante, che colpisce una o più branche del trigemino.
Cefalea a grappolo. Presenta un dolore molto elevato e con più attacchi al giorno. Colpisce un solo lato del cranio, intorno all’occhio ed è spesso accompagnata da lacrimazione e rimpicciolimento delle pupille.
Sinusite. Infiammazione dei seni nasali e paranasali. E’ a volte correlata a fenomeni infettivi.

Esistono anche cefalee di origine organica neoplasica, infettiva, tossica, farmacologica, neurologica degenerativa, traumatica… con causa quindi riscontrabile, che richiedono un’attenzione medica, a volte urgente, ma che sono, per fortuna, quelle meno comuni. La maggior parte delle cefalee, oggi così diffuse, non sono classificabili nelle categorie sopra descritte e si dice abbiano eziologia/causa incerta; per tali cefalee il trattamento osteopatico è sicuramente indicato e di grande aiuto. Per le altre il trattamento osteopatico è un utile supporto all’approccio medico.

Cosa può fare l'osteopatia?

E’ in grado di ridurre le tensioni intracraniche e miofasciali e i dolori nevralgici, con effetti positivi sulla gestione e il sollievo dal dolore. A seguito di trattamenti osteopatici, si riscontrano miglioramenti nella circolazione venosa e arteriosa intracranica, nel drenaggio dei seni, nella trasmissione neurologica e nella libertà di movimento delle articolazioni.

All’origine di molte cefalee di attenzione osteopatica, si può riscontare, a seconda dei casi:

– una diminuzione della neurodinamica a livello di alcuni nervi cranici e dei nervi spinali.
– una tensione a livello delle membrane intracraniche a causa di un trauma diretto o indiretto, o come parte di una catena tensiva relativa ad una tensione localizzata altrove.
-una alterazione di perfusione sanguigna.
-una diminuzione di mobilità articolare.

L’osteopatia, specie con approccio “Barral“, si rivela preziosa in questi casi. Grazie a movimenti lenti e sensibili, l’osteopata ristabilisce il corretto livello di mobilità, riportando l’individuo all’equilibrio fisiologico. La ricerca e l’identificazione delle cause soggettive alla base del mal di testa costituisce uno dei principali obiettivi, che non si limita a dare sollievo ai sintomi, bensì intraprende un lavoro in profondità, per individuare la soluzione e migliorare lo stile di vita del soggetto grazie ad una prospettiva globale. La clinica ha dimostrato, che attraverso i trattamenti osteopatici, molte cefalee possono andare in remissione totale o almeno parziale, riducendo drasticamente il bisogno di cure farmacologiche.

I risultati sono più rapidi ed evidenti quanto più il soggetto è giovane. Più avanti con l’età, le cefalee infatti potrebbero acquisire una componente multifattoriale accumulata nel tempo. Necessitano quindi a volte di più sedute, e talvolta dell’intervento di altre figure professionali, con cui fare squadra (medico di base, gnatologo, psicoterapeuta, terapista del movimento, ginecologo, nutrizionistia etc). I risultati sono quasi sempre apprezzabili.

Consigli utili

⦁ Tenere un diario del mal di testa è utile per osservare il 1° episodio di insorgenza, frequenza dei seguenti, intensità e i contesti in cui ritorna. Valutare il proprio stile di vita è importante, soprattutto se si tratta di problematiche che tendono a ripetersi ciclicamente: Emicranie e cefalee infatti possono scatenarsi in presenza di stress prolungato, disturbi alla vista, colpo di frustra, posture lavorative mantenute ed alimentazione errata. Imparare a mantenere una posizione corretta al lavoro, e imparare delle buoni abitudini (soprattutto per chi trascorre molte ore al computer), è indispensabile per prevenire lo scatenarsi di infiammazioni.
⦁ Mantenere il corpo ben idrato e depurato. Bere molta acqua e consumare cibi freschi come frutta e verdura.
⦁ Evitare alimenti irritanti come cibi raffinati, industriali e conservati, latticini, zucchero, cioccolato, alcool, eccesso di caffeina, e bevande-alimenti ghiacciati.
⦁ Tenere in conto che farmaci come sonniferi, benzodeazepine, estrogeni, contraccettivi, paracetamolo in dosi elevate, ed altri ancora, possono provocare mal di testa e stati di ottundimento e confusione.
⦁ Fare attività fisica moderata e adatta alla propria età.
⦁ Mantenere ossigenato il corpo ed evitare smog e fumo.

Avvertenze

Se il mal di testa si presenta dopo un trauma alla testa (magari seguito da nausea e vomito), o si avverte un senso prolungato di disorientamento, confusione o vertigine, è importante consultare un medico.