Non è normale convivere col mal di schiena. È solo molto comune.

Lombalgia: quando il dolore ti limita, ogni gesto quotidiano diventa una sfida

Ti svegli con una fitta alla schiena, piegarti è difficile, restare seduto troppo a lungo è impossibile. 

Il dolore lombare non è solo fastidioso: condiziona il tuo lavoro, il tuo riposo, il tuo tempo libero. 

A volte sembra migliorare, forse anche per qualche mese,  ma poi ritorna. Più insistente, più profondo. 

Eppure, magari, hai già provato a:

  • Fare esercizi
  • Assumere antidolorifici  e miorilassanti nei momenti più intensi
  • Sottoporti a massaggi e trattamenti manuali sia muscolari che articolari.
  • Cambiare materasso, postura, abitudini
  • Fare esami che non hanno trovato “niente di grave”

Eppure, il disagio è ancora lì. Perché?

L’approccio che va oltre il sintomo.

Un approccio risolutivo non si limita a “dare sollievo”. 

Indaga le vere cause che possono nascondersi dietro il dolore lombare, e le tratta, allontanando così il fastidio e il suo ripresentarsi ciclico.

Spesso le lombalgia, soprattutto quelle recidivanti,  sono solo la punta dell’iceberg, un adattamento la cui origine va ricercata altrove.

Il più delle volte all’origine del dolore lombare, anche accompagnato da sciatalgia/cruralgia, o problemi discali, non vi è infatti un trauma, ma un banale movimento, per nulla aggressivo, in grado però di scatenare una forte infiammazione, quando non il classico “ colpo della strega”.

Questo accade perché è presente una pre-tensione latente, di origine più profonda e  inconscia, che coinvolge il più delle volte la parte viscerale. Questa mette il sistema in una situazione di stress ”pre-rottura”, che può diventare “ rottura” al primo banale movimento e in periodi di grande stress psico-fisico-emotivo.

Se questa pre-tensione non viene trattata, o ci si limita a trattare il sintomo con farmaci, massaggi muscolari o manipolazioni esclusivamente articolari,  la lombalgia non si risolverà del tutto  e si ripresenterà ciclicamente aumentando di volta in volta di intensità, frequenza e durata, fino al possibile insorgere di problemi degenerativi come protrusioni, ernie discali e artrosi.

Perché un’osteopatia davvero completa può fare la differenza nel trattamento della lombalgia (e non solo)?

Perché osserva e ascolta la persona nel suo insieme. 

Un dolore cronico non nasce mai per caso: può essere il risultato di compensazioni che il corpo ha creato nel tempo intorno a una causa profonda che va identificata e corretta.

L’osteopata ascolta, valuta, interviene con un trattamento mirato a rimuovere ciò che ostacola il tuo benessere profondo.

Non è un approccio standard, è un lavoro fatto su misura, come quello che fa un bravo accordatore su ogni strumento musicale.

Chi Sono

Chiara Lucchese – Osteopata Palermo e Alcamo

Osteopata con oltre 20 anni di esperienza e docente presso IAOM AISeRCO, International Academy of Osteopathic Medicine, adotto un approccio dolce e rispettoso indicato anche per chi è molto sensibile o molto dolorante. Integro varie tecniche osteopatiche, strutturali, viscerali, craniosacrali, neurali e vascolari per trattare la persona nella sua interezza, non solo dove fa male.

Ogni trattamento è personalizzato, basato su ascolto, osservazione e tocco mirato.

Metodo di lavoro:

  • Approccio non invasivo
  • Trattamento viscerale per rilevare e agire sulle cause profonde delle disfunzioni 
  • Tecniche di manipolazione dolce, adatta a tutte le età e sensibilità

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